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Una lezione "mutata"

A volte, con un po’ di inventiva, è possibile superare gli ostacoli che si incontrano durante la didattica a distanza.

 

Il 25 marzo 2021 la classe 2°E ha svolto una lezione di italiano in DAD diversa dal solito: durante l’appello per la compilazione del registro il professore di italiano si era accorto infatti che molti ragazzi della classe avevano dei problemi di connessione che rendevano difficoltosa la loro partecipazione alla lezione.  Il prof. Grasso ha deciso quindi di cambiare metodo di lavoro e dopo aver aperto un file di scrittura, lo ha condiviso a tutta la classe in modo tale che tutti potessero vedere che cosa stava scrivendo. Successivamente, scrivendo sul documento, il professore ha illustrato le “regole”: l'argomento della lezione sarebbe stato spiegato esclusivamente per iscritto! In caso di dubbi o domande noi studenti avremmo dovuto scriverle sul documento e il prof ci avrebbe risposto. Insomma, per tutta l’ora nessuno avrebbe usato il microfono! All'inizio questa proposta ci è sembrata parecchio strana, in un anno di didattica a distanza non avevamo mai provato nulla di simile, ma subito qualcuno dei nostri compagni ha rotto il ghiaccio chiedendo al professore quale sarebbe stato l'argomento della lezione (il Verismo e l'analisi letteraria di una novella che avevamo letto la settimana precedente) e da lì tutti abbiamo preso confidenza con questo metodo! Il professore scriveva le frasi esattamente come quando spiegava in classe, cercando di utilizzare termini chiari e comprensibili a tutti, sottolineava i concetti importanti con colori diversi e inserendo le parole chiave in grassetto: quello che abbiamo notato era che anche chi solitamente non partecipava molto alle lezioni è intervenuto, facendo una domanda o scrivendo un commento.  Al termine della lezione il professore ha salvato la lezione “muta” nella cartella di Drive in cui inserisce tutti i materiali e poi ha finalmente attivato il microfono, per chiederci le nostre impressioni su questa esperienza. Quello che è emerso è che una lezione di questo tipo ha permesso a tutti di seguire, superando i vari problemi di connessione che a volte rendono difficoltosa la lezione. Al tempo stesso il prof. Grasso ha voluto farci capire quali sono le difficoltà anche per gli insegnanti: spiegare a una classe distante fisicamente vuol dire essere consapevoli che ci sarà sicuramente qualcuno che, per i motivi più diversi, farà fatica a seguire. L’occasione è stata utile anche per riflettere su un altro aspetto della didattica a distanza, di cui avevamo già parlato con il prof. Grasso e cioè il fatto che la Dad aumenta le differenze tra gli studenti: avere una buona connessione, ad esempio, non è una cosa scontata. Inoltre ci sono dei ragazzi che fanno più fatica a concentrarsi e che a casa rischiano di distrarsi, mentre a scuola sarebbero maggiormente stimolati a seguire e partecipare.  Speriamo quindi che questo periodo difficile possa presto terminare per poter ricominciare a seguire le lezioni…dal vivo! 

 

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