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Festa di fine anno 2018

Sabato 19 maggio si è tenuta qui al C.F.P. “Don Bosco” la classica Festa di fine anno formativo, che ha coinvolto tutto il personale del Centro, i ragazzi e i genitori.

È stato un momento importante per tutti, speculare a quello di accoglienza di inizio anno. Il tutto è iniziato con la S. Messa in Duomo, animata dai ragazzi che si sono messi a disposizione per il servizio di chierichetti o suonando assieme ad alcuni formatori.

Le parole dell’omelia di don Massimo Zagato:

“Che ne sarà di lui? Queste sono le ultime parole di Pietro nel Vangelo di Giovanni. Pietro è con Gesù risorto e, voltandosi indietro, vede l’altro discepolo e chiede a Gesù che cosa ne sarà di lui. La domanda sul futuro, sul destino della vita è la domanda delle domande, perché coinvolge tutto dell’uomo. Riguarda tutti noi e tutto di noi! Ad essa si risponde, però, con un’altra domanda: per chi e per che cosa esisto, ora? Più che del futuro, dobbiamo iniziare a preoccuparci del presente: è il mio oggi che orienta il mio domani. Su che cosa stai progettando, investendo, costruendo la tua vita? Il tema formativo di quest’anno, “Casa per molti, madre per tutti”, ci ha fatto comprendere che ci sono due modi di vivere che condizionano la nostra esistenza: ogni stanza/ambiente della casa e della scuola possono essere vissuti in modo virtuoso o in modo vizioso. In quello che faccio posso cercare il bene, oppure accontentarmi del mediocre, correndo il rischio di fare anche il male. Tutti abbiamo nel cuore il desiderio del bene, nessuno di noi è cattivo e vuole il male per sé e per gli altri. Ci accorgiamo, però, che a volte in noi coesistono sentimenti contrastanti. Altre volte noi desideriamo fare il bene ma non abbiamo la forza di realizzarlo: compiamo il male che non vogliamo piuttosto di fare il bene che desideriamo e diventiamo così impazienti, superbi, pigri, vanitosi, golosi, tirchi. Ci sono, però, alcuni giorni della nostra vita in cui, grazie ad un po’ di sforzo e sacrifico, riusciamo a vincere il nostro egoismo e diveniamo capaci di cose bellissime, straordinarie, al di sopra delle nostre possibilità. Qualche giorno fa uno di voi, mentre stavamo chiacchierando, mi ha detto: “Don, io da grande voglio lasciare un segno, voglio essere un segno bello per i miei fratelli”…che bello – ho pensato dentro di me – lui hai capito tutto, ha capito che cosa conta davvero nella vita: lasciare un segno bello per gli altri. Come si fa? Ci si allena: ogni giorno si prova ad essere accoglienti, disposti a perdonare, umili, facendo con cura il proprio dovere, trasparenti, vincendo i propri istinti. Per lasciare il segno bisogna imparare a lasciarsi segnare dalla vita, dai bisogni degli altri. Dovremmo avere tatuati sul nostro cuore i nomi delle persone che abbiamo amato, aiutato e servito, così si lascia davvero il segno, perché per primi ci siamo lasciati segnare.”

Successivamente, siamo tornati in oratorio e, nello spirito salesiano, ci siamo organizzati, chi preparando giochi a stand, chi arbitrando le diverse partite, chi preparando i tavoli per condividere uno spuntino, chi semplicemente trascorrendo del tempo con i genitori e i ragazzi.

Essendo questo il mio primo anno qui come formatrice, la Festa di fine anno è stata per me un’opportunità per stare con i ragazzi e con le loro famiglie in modo più convinto e presente della Festa di accoglienza, poiché ero appena arrivata e avevo ancora bisogno di ambientarmi.

Credo che momenti come questi siano una ricchezza, non solo per gli allievi – che hanno la possibilità di vedere i loro formatori in una veste un po’ diversa – ma anche per noi insegnanti.

Ritengo, infatti, che le varie feste e uscite ci permettano di rafforzare i legami con i ragazzi, di conoscerli meglio e, così, di trovare anche la chiave giusta per relazionarsi con loro tutti i giorni.

Quest’anno per me è stata una scoperta, un’opportunità di crescita e penso che la Festa di fine anno sia la sintesi di tutto ciò, un’occasione per sperimentare quell’amorevolezza che è la cifra dello spirito di Don Bosco.

 

prof. Anna Maria D'Ambrosio

  • 2017-18
  • feste

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