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Al servizio dei più piccoli

È iniziato tutto due anni fa, quando un mio compagno di classe mi ha fatto la proposta di partecipare a questa esperienza. Ha insistito per un buon periodo fino a quando io ho detto di sì, ho accettato di fare l’animatore alla Proposta Estate Ragazzi che viene fatta all’oratorio “don Bosco” ogni anno, tra giugno e luglio .

Il primo anno di animazione è stato per me utile per capire come funzionava il tutto, conoscere il luogo e stabilire qualche amicizia-guida che mi aiutasse a inserirmi nell’ambiente. Quest’anno, il mio secondo anno di animazione, ho deciso di farlo perché ho voluto provarci ancora, ho voluto provare a rimettermi in gioco. Ho deciso di fare la stessa attività dell’anno scorso, dato che avevo preso una buona manualità con essa.

L’attività è stata per me un’occasione per stringere molte amicizie che sono cresciute con il passare dei giorni. Il pomeriggio era diverso dalla mattina, perché si stava per squadre, pronti per vincere qualche gioco o qualche torneo: gli animatori erano molto importanti per sostenere la propria squadra a fare del proprio meglio, incoraggiando i ragazzi, ma soprattutto farli divertire e farli andare a casa con un sorriso.

La proposta estate per me è un’esperienza faticosa e impegnativa, perché non solo devi stare tra i ragazzi ma devi anche aiutare gli altri animatori della squadra per preparare le varie sfilate o serate fatte per i ragazzi. Però è una esperienza dove la fatica la fai per metterti al servizio degli altri, per regalare un giorno nuovo a qualcun altro. È un’esperienza bella per stringere nuove amicizieprovi nuove esperienzeè bello venire in oratorio e vedere un animato o un amico che ti saluta e ti porge lo stesso sorriso che tu gli hai regalato.

I giorni della proposta estate sono giorni dove torni a casa e sei stanco, dove magari ti chiedi il perché di tanta fatica quando potresti stare a casa a fare niente, dove la mattina ti alzi con grande fatica, ma poi arrivi qui in oratorio e tutto cambia, è come se non sentissi più quella stanchezza perché stai con qualcuno, e con quel qualcuno ti divertigiochi e vivi una giornata dove sei preso da diverse emozioni, qualche volta si sbaglia, ci si arrabbia ma poi si ricomincia e magari quell’errore si corregge.

 

Thomas Barbon - classe 3ªE

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